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Gender gap e pensioni basse: i (ricorrenti) falsi miti sulla previdenza italiana

Michaela Camilleri

Il Nono Rapporto Itinerari Previdenziali sfata alcuni luoghi comuni in materia di previdenza pubblica: tra i più duri a morire, quelli riguardanti il gender gap pensionistico e l'importo troppo basso delle prestazioni. Eppure, una migliore e corretta comunicazione dei dati gioverebbe in termini sia di disuguaglianza percepita sia di fiducia nel sistema
 

Davvero l'Italia non può separare previdenza e assistenza?

Alberto Brambilla

Nel 2019 (anno che ha preceduto la pandemia da COVID-19) la spesa per pensioni italiana è ammontata a 230,25 miliardi, il 12,88% del PIL: un valore in linea con la media europea ma distante da quello che viene effettivamente comunicato dalle nostre istituzioni a Bruxelles. Generando confusione ed esponendo il Paese al rischio di una nuova dura riforma 
 

Un welfare generoso ma vulnerabile (non solo a COVID-19): perché separare previdenza e assistenza

Michaela Camilleri e Mara Guarino

Sempre più insostenibile il costo delle attività assistenziali a carico della fiscalità generale, che sale a 144,748 miliardi di euro: dal 2008 l'incremento strutturale è stato di oltre 41 miliardi, di 3 volte superiore all'incremento della spesa per pensioni. Dal Nono Rapporto Itinerari Previdenziali, ancora una volta, dati che certificano l'enorme peso dell'assistenza sul sistema di protezione sociale italiano